INPS: denuncia DELLA CONVENZIONE per il pagamento delle ‘sue’ pensioni da parte della Banca

Da luglio 2025 i trattamenti di pensione per il servizio prestato in Banca saranno corrisposti il 1° del mese per la componente Inps, e il giorno 25 (come adesso) per la componente Banca.

Con lettera raccomandata dello scorso 22 aprile la Banca ha comunicato ai propri pensionati che a partire dal prossimo mese di luglio la quota Inps della pensione da loro percepita sarebbe stata corrisposta direttamente da quell’Ente, nei tempi e secondo le modalità seguiti per l’erogazione dei trattamenti alla generalità dei pensionati Inps. Di fatto, la quota Inps della pensione dei pensionati Banca, a decorrere da luglio, verrà messa in pagamento il primo di ogni mese (anziché il giorno 25) e, in mancanza di diversa indicazione da parte degli interessati, mediante accreditamento nello stesso conto in cui viene oggi accreditato il complessivo importo dei trattamenti (Banca e Inps) sin qui da loro percepito.

Per quanto attiene, invece, alla quota Banca della medesima pensione (la pensione c.d. ‘integrativa‘) ne resterebbero immutate sia la data (il 25 di ogni mese) sia le modalità dell’erogazione (l’accreditamento nel conto da ciascuno segnalato).

Una modifica apparentemente senza impatto sostanziale, in quanto l’importo complessivo dei trattamenti di pensione non subisce alcuna variazione. Ma con degli impatti  (e complicazioni) in prospettiva, dal momento che anziché con un solo interlocutore (la Banca) i pensionati dovranno d’ora in poi trattare, con riferimento alla quota di pensione di ciascun erogatore, sia con la Banca sia con l’Inps.

Ciò posto, riportiamo qui a seguire, anche a futuro orientamento, i tratti essenziali di un’innovazione non senza potenziali ricadute.

Pensione INPS

I pensionati che vogliano continuare a ricevere i loro trattamenti di pensione con accredito sul conto in cui li ricevono attualmente, NON debbono porre in atto alcun adempimento

Per loro infatti, e con la sola diversificazione dei tempi dell’accredito (il 1° del mese per la componente Inps, e il 25 del mese per la componente Banca), i trattamenti di pensione continueranno ad affluire nel conto (di norma CSR) in cui affluiscono attualmente. Sarà cura della Banca e della CSR comunicare all’Inps il codice fiscale e le attuali coordinate bancarie degli interessati.

Viceversa, I pensionati che vogliano modificare il conto cui far affluire i loro trattamenti dovranno:

     a). come primo passo, comunicare alla Banca,

  mediante pec da indirizzare a <gep@pec.bancaditalia.it(*), la loro intenzione di modifica del conto dell’accredito, con frase che la Banca ha suggerito poter essere formulata nei seguenti termini “ Per il pagamento della pensione dell’Inps provvederò personalmente a comunicare all’Ente i dati necessari”; e

b). come (immediato) passo successivo, comunicare all’Inps,

. utilizzando la funzionalità del suo portale  <https://servizi2.inps.it/servizi/VariazioneUfficioPagatoreInternet > ovvero rivolgendosi a un CAF/Patronato abilitato, gli estremi dell’intermediario (Iban) di cui intendono avvalersi per i successivi accrediti.

    (*) Qualora poi non si disponesse di un indirizzo di posta certificata, la comunicazione alla Banca potrà essere effettuata, sempre entro i richiamati  30 giorni, all’indirizzo e-mail < GEP.REP.RapportiInps@bancaditalia.it> allegando copia di un documento di identità

Si richiama l’attenzione degli interessati che ove vogliano che la prescelta nuova modalità di pagamento decorra già da luglio, la segnalazione alla Banca di cui al punto a) deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data della richiamata lettera.

L’Inps ha inoltre riferito che successivamente a luglio 2025 le posizioni pensionistiche dei singoli interessati verranno gestite dalle Sedi Inps territorialmente competenti in base agli indirizzi di residenza di ciascuno. Sedi Inps che possono essere agevolmente individuate collegandosi a <https://www.inps.it/contatti/trova-la-sede> e inserendo quindi l’indirizzo della propria residenza o anche solo il relativo Cap.  Il sistema risponde fornendo indicazioni, oltre che dell’indirizzo della Sede, sugli orari della sua apertura, sui contatti (telefonici/e-mail) e sui servizi disponibili.

Pensione integrativa Banca

Per questa, nulla cambia.  Nel senso  – come riportato nella su riferita lettera di aprile –  che la pensione integrativa continuerà a essere accreditata sull’odierno conto dell’interessato, il giorno 25 di ogni mese.

                                                   ***

Il dettaglio o ‘Busta Banca’ (Mod. 79 SIP) dei trattamenti di pensione percepiti (nelle versioni ‘cartaceo’ e ‘online’ – ‘Busta’ stampabile)

La ‘Busta’ relativa ai trattamenti di pensione percepiti (Mod.79 SIP) è oggi acquisita dalla maggior parte dei pensionati attraverso la procedura ‘Pegaso’ (già Gaia); tramite la quale può essere sia visualizzata che stampata.  La ‘busta, oltre all’indicazione della pensione integrativa o Banca  (e di quella di ’regolamento’),  riporta pure, in apposita casella, l’importo netto della pensione Inps del mese di riferimento.

Viceversa, i pensionati che mai hanno fatto accesso a Gaia (e oggi a Pegaso) ne ricevono la versione cartacea, nella prima decade del mese successivo, all’indirizzo di residenza da loro comunicato alla Filiale di riferimento della Banca.

Dal prossimo luglio però, dismessa la convenzione per cui la Banca svolge il servizio di pagamento anche della componente di pensione Inps, l’importo di questa componente, già accreditato nel conto del titolare il giorno 1, NON figurerà più nel Mod.79 SIP.

Si pone perciò il problema del ‘come’ i pensionati non informatizzati  – che non hanno accesso né al Portale ‘Pegaso’ aziendale né, presumibilmente, al Portale Online dell’Inps –   possano venire a conoscenza dell’importo e del dettaglio delle voci costituenti i trattamenti di pensione Inps di loro pertinenza.    

Di fatto, per via della mancata evidenziazione nel Mod.79 SIP, quei pensionati (salvo che trovino un modo per accedere al ‘Cedolino Inps’ dei loro trattamenti di pensione) (*) possono venire a conoscenza del ‘netto’ dei trattamenti stessi SOLO attraverso l’evidenza dell’accredito sul conto (di norma CSR) su cui essi hanno disposto affluisca la pensione.

    (*)      Per consultare il Cedolino della Pensione occorre accedere (o con SPID, o con CIE o con CSN) all’apposita Sezione ‘Cedolini pensioni e servizi collegati’ del Portale Inps < www.inps.it>.  
Il Cedolino Online, che l’Inps rende disponibile ogni mese, riporta in dettaglio:
. l’importo lordo e netto della pensione,
. le trattenute fiscali se dovute (Irpef, addizionali),
. i conguagli,
. le variazioni rispetto ai mesi precedenti.  
    Cedolini in formato cartaceo
Premesso che, in linea di massima, l’Inps NON invia cedolini di pensione né in formato cartaceo né per e-mail,
tuttavia, una lettera cartacea può essere inviata:
. in caso di variazioni significative dei trattamenti (ricalcoli, rivalutazioni,  trattenute straordinarie), nonché
. per alcune categorie di pensionati (particolarmente anziani o fragili)  che sia stato costatato non avere la possibilità di accedere ai servizi    digitali.  
         

E ciò in quanto l’Inps non invia in modo sistematico, né per carta né per e-mail, comunicazioni attestanti l’ammontare mensile delle pensioni che esso eroga.  Il canale ufficiale è e resta il suo PORTALE ONLINE, al quale tutti gli iscritti, compresi i pensionati, possono accedere con le proprie credenziali digitali (Spid, Cie o Csn).

Attraverso il portale è comunque possibile attivare servizi di notifica personalizzati, ma oltre al fatto che si tratta di ‘promemoria’ e non del cedolino vero e proprio, è evidente che ci troviamo in un ambito che esula da quello che stiamo esaminando (e cioè dall’ambito dei pensionati che sin qui non hanno avuto modo di accedere all’informatizzazione).                                  

Denuncia della convenzione Inps-Banca

Ricadute sul riadeguamento delle pensioni integrative Banca, a fronte di variazioni della pensione di riversibilità Inps relativa al servizio prestato in Banca dall’ex-dipendente ‘dante causa’

Già nella titolazione del punto abbiamo parlato di ’pensioni (integrative) di reversibilità’, e non di ‘pensioni dirette’. Per quale motivo? Poiché

 <nulla> cambia rispetto alla situazione odierna. Nel senso che i meccanismi di determinazione e di adeguamento delle due componenti del complessivo trattamento di pensione (componente Inps e componente integrativa Banca) continueranno a seguire gli attuali principi e tempi di regolamentazione; mentre

  • per le pensioni Inps ‘di reversibilità’, in quanto assoggettabili alle norme Inps sul cumulo dei trattamenti,

potrebbero determinarsi situazioni in cui i trattamenti della reversibilità derivanti dal servizio prestato in Banca dal ‘titolare dante causa’ siano assoggettati a ricalcoli in senso riduttivo.  Anche in questi casi, però, il flusso dei dati che l’Inps fornirà alla Banca consentirà a questa, sia pure con qualche possibile sfasamento temporale, di reintegrare alla sua originaria complessiva consistenza il trattamento di reversibilità connesso al servizio prestato in Banca dal dante causa del percettore inciso.

Roma, 13 maggio 2025   

 Per il Coordinamento Pensionati                                                                                                                              

 

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