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56° Dialogo Sociale SEBC: 7 Aprile 2022

Il 7 aprile si è svolto via Webex il 56° Dialogo Sociale SEBC, tra le Confederazioni sindacali europee e la BCE (agenda) alla presenza del Vice Presidente della BCE Luis de Guindos.

Il dibattito con Luis De Guindos

Il Vice Presidente della BCE si è soffermato, nel suo discorso introduttivo, sugli aspetti economici derivanti dagli effetti dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La guerra avrà un impatto rilevante sull’attività economica e sull’inflazione, a causa del rincaro dell’energia e delle materie prime, delle turbative del commercio internazionale e del peggioramento del clima di fiducia, anche se le condizioni di fondo dell’economia dell’area euro sono solide, grazie all’ampio sostegno delle politiche adottate. L’inflazione potrebbe quindi essere considerevolmente più elevata nel breve termine. Le proiezioni macroeconomiche formulate a marzo 2022 dagli esperti della BCE, che incorporano una prima valutazione delle implicazioni della guerra in Ucraina, prevedono una crescita del PIL rivista al ribasso per il breve termine a causa del conflitto. Tuttavia, in tutti gli scenari, l’inflazione dovrebbe comunque diminuire progressivamente e collocarsi su livelli prossimi all’obiettivo di inflazione del 2 per cento nel 2024. 

Nel corso degli interventi delle Confederazioni, è emersa una grande preoccupazione sugli effetti di un rialzo significativo dell’inflazione sui salari, il cui impatto dovrà necessariamente essere considerato in sede di rinnovo dei contratti di lavoro.

Aggiornamento sulle nuove modalità di lavoro ibrido

L’HRC Working group della BCE ha presentato un resoconto delle policy in corso di definizione o già definite dalle BCN sulle nuove modalità di lavoro ibrido. Le sfide comuni che si stanno affrontando sono: la gestione di aspettative e preferenze diverse; lo sviluppo di uno stile di leadership efficace in ambiente digitale e la valutazione dei risultati delle prestazioni a distanza; le limitazioni nell’accesso al lavoro da remoto per alcune categorie di personale con compiti specifici in presenza; l’attenzione agli aspetti di inclusione e la mitigazione degli impatti potenzialmente negativi (ad es. discrepanze di genere  e bias inconsci nei confronti di chi lavora da remoto rispetto a chi è più presente in ufficio) e l’importanza della formazione nel supportare la transizione alle nuove modalità di lavoro. Come benchmark di riferimento sono poi state considerate le misure in materia adottate da Banca d’Italia, Banque de France, Central Bank of Ireland e Banco de Portugal. La delegazione italiana ha sottolineato l’importanza del confronto avvenuto in Banca d’Italia tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali per le nuove modalità di lavoro, che seppur a volte aspro, ha tuttavia portato a un risultato di rilievo rispetto agli esempi presentati. Un confronto spesso duro ma sempre democratico a differenza di ciò che avviene in BCE, dove i rappresentanti del personale possono solo partecipare a delle consultazioni e non possono contrattare in rappresentanza dei i dipendenti.

Il confronto sulle politiche di pari opportunità, diversità e inclusione

Il “Diversity and Inclusion Working Group” dello Scecbu, a cui partecipa un rappresentante del Sindirettivo-Cida, ha illustrato i risultati di un sondaggio (cfr. qui) volto a raccogliere le best practices sulle politiche adottate dalle BCN in tema di Diversity and Inclusion. L’obiettivo del sondaggio è stato quello di avere un quadro delle diverse legislazioni nazionali in tema di assunzione delle persone diversamente abili e di conoscere le misure adottate dalle singole BCN in materia. Sono state inoltre presentate, anonimizzate, le risposte a un’intervista sottoposta a colleghi diversamente abili (sono state raccolte 11 testimonianze provenienti da 10 BCN, tra cui la Banca d’Italia). Da tali risposte emergono aspetti positivi, quale una sostanziale percezione di integrazione all’interno delle singole organizzazioni, e punti di attenzione. Tra questi ultimi, in particolare, rilevano: l’importanza di guardare alle disabilità non solo in termini di restrizioni ma anche di capacità e potenzialità e la necessità di riconoscere anche le diversità “invisibili”.

Aggiornamento sul progetto di euro digitale 

È stato poi fornito un aggiornamento sul progetto di euro digitale (cfr. qui), coordinato da una task force di alto livello dell’Eurosistema. La task force affronterà questioni chiave riguardanti le possibili caratteristiche dell’euro digitale, tra cui gli aspetti infrastrutturali, quelli distributivi e gli ambiti di utilizzo che rispondano alle esigenze degli utenti. Tra i principali benefici derivanti dalla possibile emissione da parte dell’Eurosistema di una moneta digitale ci sono: il mantenimento della fiducia del pubblico nella moneta in un contesto di progressiva espansione dei pagamenti digitali, la promozione della concorrenza e dell’efficienza nel mercato dei servizi di  pagamento. Il termine della fase di progetto è previsto per settembre 2023, data in cui il Governance Council della BCE deciderà sulla fase realizzativa.

Le priorità della BCE per il 2022

L’incontro ha poi visto le presentazioni della confederazione UNI sulla finanza sostenibile (cfr. qui) e della BCE sulle sue priorità (cfr. qui) per il periodo 2021-22. L’implementazione di tali priorità si basa sul principio di condivisione/collaborazione a livello di Eurosistema/SSM, con il conseguente utilizzo di risorse umane, competenze e capacità disponibili in tutte le BCN aderenti all’Eurosistema. Tra le priorità ci sono: la revisione della strategia di politica monetaria e la relativa transizione post pandemia (idem per l’SSM), l’euro digitale, il cambiamento climatico e la finanza sostenibile, le nuove modalità di lavoro e le politiche di Diversity&Inclusion.

Conclusioni

Al termine del Dialogo Sociale, i rappresentanti sindacali hanno ribadito ancora una volta l’importanza di trasformare questi incontri in autentiche occasioni di confronto. In tutti i progetti portati avanti dalla BCE in collaborazione con le BCN devono essere attentamente valutati gli effetti sul personale delle stesse nel breve, medio e lungo periodo.

Roma, 25 maggio 2022
Il Comitato di Presidenza

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