59° Dialogo Sociale SEBC/SSM 23 – 24 maggio 2023

Il 23 e 24 maggio si è svolto il 59° Dialogo sociale SEBC tra le Confederazioni sindacali europee e la Banca centrale europea nella composizione del Meccanismo Unico di Vigilanza (programma). Il Sindirettivo CIDA partecipa a questi importanti incontri di confronto europeo come aderente allo SCECBU (Standing Committee of European Central Bank Unions) con cui ha condiviso le linee guida per i prossimi quattro anni.

Prospettive dell’SSM

l presidente del Consiglio di Vigilanza, Andrea Enria, ha toccato i seguenti temi:

  • date le caratteristiche del lavoro di vigilanza, è necessario trovare un equilibrio tra l’istanza del personale di crescere in una organizzazione e in professionalità e la necessità di evitare che le stesse persone svolgano sempre il medesimo lavoro, per evitare anche “la cattura del regolatore”;
  • sarebbe auspicabile sviluppare un mercato interno del lavoro più flessibile, dove tutti possano avere visibilità dei posti vacanti per potersi candidare e ampliare la propria professionalità;
  • pur nella diversità, le autorità di vigilanza nazionali e l’SSM sono una comunità ed è importante creare una nuova cultura condivisa pur partendo ancora da un contesto contrattuale non omogeneo, di conseguenza la mobilità e la collaborazione diventano fondamentali.

Le iniziative di mobilità e collaborazione nell’SSM

Edouard Fernandez Bollo, membro del Consiglio di Vigilanza ha illustrato le iniziative di mobilità e collaborazione tra le autorità di vigilanza nazionali.

Il punto chiave sollevato è quello dell’importanza dell’assistenza fornita dalle banche centrali nazionali all’SSM, per questo si ritiene centrale sviluppare sinergie con le autorità nazionali. Per l’SSM, infatti, è fondamentale poter contare sulla mobilità del personale e sulla collaborazione delle autorità nazionali, specie in questo momento storico in cui, dopo circa 20 anni dalla costituzione, c’è un avvicendamento di una ampia fetta di personale assunto all’inizio della creazione della autorità. Si tratta di un tema complesso perché bisogna coordinare 27 autorità competenti nazionali, con differenti contratti e politiche delle risorse umane.

Oltre all’assunzione di nuovo personale, le novità che saranno introdotte riguardano gli “SSM swaps programmes” che consistono in uno scambio di personale tra l’SSM e le istituzioni nazionali della durata di 1-2 anni con lo scopo di migliorare l’integrazione tra diverse autorità, accrescere una cultura europea comune, migliorare le relazioni nonché sviluppare le opportunità di professione e carriera. Al momento ne sono in corso tre e ne sono programmati a breve altri due.

Nell’ambito di questa iniziativa ci sono diversi aspetti da monitorare, per esempio su come vengono selezionate le persone coinvolte in queste iniziative, la definizione precisa di quale tipo di contratto sia sotteso allo scambio, quali spese sono coperte, le modalità per poter ritornare, alla fine dello scambio, nelle istituzioni di origine.

Le iniziative per la promozione delle risorse umane

È stata svolta una valutazione qualitativa per definire le situazioni di difficoltà emergenti nel triennio 2023-2025 nella dotazione di personale e sono state individuate alcune aree di attenzione, di cui la più critica è quella riguardante i rischi operativi e gli IT cyber risk. Per la sorveglianza sui cyber risk si interverrà sia incrementando le risorse dedicate sia con la creazione di un central hub of risk expert per migliorare il coordinamento e la flessibilità nell’assegnazione delle risorse.

Un altro tema molto rilevante è la decisione di una internalizzazione parziale del budget per le consulenze utilizzate per le “On-site Inspections and Internal Model Investigations”.  Anche i sindacati hanno fatto osservare l’importanza per l’SSM di avere un proprio corpo ispettivo interno, in quanto i consulenti possono essere portatori di conflitti d’interesse, e hanno mostrato perplessità sull’adeguatezza delle risorse generali destinate allo scopo.

Gli stress test EBA – SSM del 2023

La Banca centrale europea (BCE) e l’SSM nel 2023 condurranno un esercizio di stress test per 98 significant institutions per misurare la resilienza delle banche a scenari avversi. Per la prima volta i modelli utilizzati saranno quelli interni delle banche. Saranno introdotte alcune novità per migliorare i risultati in termini di rilevazione del rischio senza eccessive complessità. Le modalità di realizzazione degli stress test prevedono anche un’attenzione alle modalità di lavoro, al coordinamento e alla formazione del personale.

Conclusioni

Al termine del Dialogo Sociale i rappresentanti sindacali hanno ribadito:

  • l’importanza di avere un numero di risorse a livello di sistema commisurate ai compiti in modo da evitare continui picchi di lavoro;
  • la riduzione dell’utilizzo di consulenti esterni, anche per valorizzare le professionalità già presenti nelle autorità nazionali;
  • l’attenzione alla sicurezza psicologica dei colleghi e agli eccessivi carichi di lavoro in un’ottica di prevenzione e di benessere;
  • la necessità di continuare a vigilare sulle politiche del personale delle diverse autorità per garantire almeno in futuro parità di trattamento per chi svolge le stesse attività.

Roma, 26 maggio 2023

Il Comitato di Presidenza 

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