INCONTRO CON IL GOVERNATORE

Nella giornata di ieri siamo stati ricevuti dal Governatore, che ha incontrato separatamente i responsabili delle Organizzazioni Sindacali presenti in Banca per ascoltarne le diverse istanze e posizioni.

Sicuramente, già l’approccio scelto ha una portata innovativa: la ricerca di un dialogo, basato sul reciproco ascolto non può che far bene per superare i limiti di un sistema di relazioni sindacali fondato su regole risalenti e spesso bizantine, che individuano cosa è “negoziale” e cosa non lo è, su cosa “bisogna” informare i sindacati e per cosa, invece, si possa soprassedere, e così via.

In questo contesto, il Sindirettivo-Cida ha ricordato non solo di essere il sindacato ampiamente maggioritario per quanto riguarda l’area manageriale, ma di rappresentare quella parte della Banca che ha di più a cuore l’obiettivo di far funzionare le cose sempre meglio, di rafforzare l’immagine e la reputazione dell’Istituto nel Paese, di individuare quegli accorgimenti, anche di natura organizzativa, in grado di consentire un più efficace ed efficiente perseguimento degli obiettivi istituzionali della Banca d’Italia, sia in ambito nazionale che di Eurosistema.

Per questo motivo auspichiamo di poter essere un interlocutore della Banca anche per quelle tematiche che esulano dal perimetro negoziale strettamente definito, ma che comunque hanno una rilevanza strategica centrale e indubbi impatti sulle persone.

Abbiamo quindi rappresentato, ad esempio, l’esigenza di non far “calare dall’alto” una rivisitazione di articolazioni e compiti territoriali, comunicandola ai sindacati a cose praticamente fatte, ma di ascoltare le idee del nostro Sindacato sul ruolo che le filiali svolgono e possono svolgere, nell’ottica di rispondere in modo più efficace e tempestivo alle esigenze del territorio di riferimento.

Anche se non c’è stato il tempo per approfondire la questione, c’è poi da avviare una incisiva manutenzione del sistema delle carriere, dove da tempo non si aprono sedi di verifica. Tra le principali criticità, oggi, ci confrontiamo infatti con l’esigenza di dare risposte migliori alle legittime aspettative di crescita professionale degli expert: il sistema degli avanzamenti infatti non era stato pensato (né lo poteva essere, al tempo) per le centinaia di assunzioni in seguito all’entrata in vigore di “quota 100”, che hanno messo in crisi l’impianto esistente allungando considerevolmente i tempi di passaggio al segmento successivo.

Il Governatore ha poi richiamato tutti i sindacati a “moderare i toni” nelle comunicazioni e nei volantini. Questo è stato detto anche a noi, ben sapendo che non è nostro costume utilizzare degli strumenti informativi per diffondere notizie infondate o alimentare sterili polemiche, solo per ragioni di propaganda. Anche il nostro Sindacato, in tante occasioni, ha invitato tutte le altre organizzazioni a smetterla di portare avanti discussioni pretestuose e a lavorare insieme, per la valorizzazione dei colleghi e del ruolo della Banca d’Italia. Di sicuro, tanti sono gli interventi da fare in un’ottica di innovazione e modernizzazione dell’Istituto: il nostro Sindacato è pronto a raccogliere questa sfida e a confrontarsi con le altre organizzazioni sindacali che vorranno lavorare nell’interesse comune.

Roma, 19 marzo 2024

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