logo_sindirettivo

CSR – Votazioni del 28 aprile 2022 per l’approvazione del Bilancio 2021 e di talune modifiche dello Statuto CSR

Nelle due ultime nostre Comunicazioni (la n.4 e la n.5, del 31 marzo e del 14 aprile) abbiamo cercato di illustrare, più che i positivi risultati del bilancio della Cassa per il 2021 (Assemblea Ordinaria), la portata e l’importanza delle modifiche statutarie (Assemblea Straordinaria) sottoposte all’approvazione dei soci nelle votazioni del 28 aprile scorso.

L’esito delle due consultazioni è stato differente. Infatti, mentre il bilancio della gestione 2021 è stato approvato con oltre il 90 per cento dei voti, non altrettanto è avvenuto per le proposte di modifica dello Statuto: dal momento che, a fronte di una maggioranza di 2/3 (il 66,66 per cento di ‘SI’) necessaria per la loro approvazione, i voti favorevoli si sono fermati al 42,15 per cento. In valori assoluti, i voti contrari all’approvazione del nuovo testo di Statuto sono stati 2.482; quelli favorevoli 1943 e gli astenuti 184.

Risultati quindi inequivocabilmente positivi con riferimento alla gestione e agli obiettivi conseguiti in questo e negli anni precedenti dalla Cassa, ma pure inequivocabilmente negativi con riferimento alle prospettate innovazioni statutarie; con da parte dei soci che hanno partecipato alle votazioni una divergenza di valutazione sull’azione ordinaria degli attuali amministratori della Cassa, che hanno approvato, e sulle propose di modifica statutaria dagli stessi propugnate, che hanno rigettato.

Ma ponendosi i due temi, a nostro avviso, su piani assolutamente differenti, ci riserviamo di trattarli a parte e in momenti separati, con due diverse Comunicazioni dello scrivente Coordinamento e iniziando, in questa sede, dal tema al momento di maggiore impatto anche emotivo, e cioè dal tema delle modifiche allo Statuto della Cassa.

Proposte di modifica di taluni articoli dello statuto della cassa

Le proposte, da noi convintamente sostenute, in sede assembleare sono state rigettate in modo netto, con una prevalenza di voti negativi che non ci esimiamo qui dal riconoscere; avendo cura però di precisare che la nostra ‘presa d’atto’ del rigetto non significa aver dei ripensamenti sul merito della posizione da noi assunta in ordine alle modifiche statutarie ora respinte. Se v’è infatti qualche motivo di rammarico, esso non sta nell’aver sostenuto quelle proposte di modifica, quanto piuttosto nel non aver avuto la capacità di rappresentarne l’effettiva valenza e portata alla platea dei soci della Cassa.

Di qui il nostro impegno a riprendere e riproporre, nei tempi e nei modi previsti (e cioè in altra Assemblea Straordinaria), soprattutto i contenuti delle modifiche ‘dovute e ineludibili’ in quanto imposte da innovazioni intervenute nel contesto normativo esterno negli ultimi due anni, vincolanti anche per il nostro Sodalizio. Innovazioni fra le quali richiamiamo brevemente, qui a seguire, quelle concernenti

  • l’introduzione di una nuova disciplina in materia di ‘circolazione’ delle azioni delle Banche popolari – fra le quali la CSR – in caso di decesso del socio titolare (e cioè l’introduzione della possibilità di trasferire quelle azioni in toto, nel loro complesso, all’erede che sia o possa anch’egli assumere la qualifica di socio della ‘popolare’ che, nel nostro caso, è la ‘Cassa’);
  • una modifica delle norme statutarie tese a garantire il rispetto delle quote di genere (almeno il 33% della complessiva consistenza) in tutti gli Organi Sociali;
  • il pieno recepimento, anche in CSR, dei principi introdotti da un recente decreto ministeriale nella delicata materia dei requisiti di professionalità, esperienza, onorabilità e indipendenza di cui debbano essere in possesso i componenti degli Organi Sociali (amministratori e sindaci) di qualunque istituzione creditizia.

Da riformulare invece, rimodulandole in modo che ottengano il consenso anche degli apparati sindacali che oggi vi si sono opposti in modo strumentale, le proposte di estensione di talune attività della Cassa – soprattutto in materia di erogazione del credito – a soggetti che esulino dai dipendenti o ex dipendenti della Banca in senso stretto (fra i quali soggetti, di particolare rilevanza in relazione all’interconnessione tra la Banca e l’Ente cui appartengono, i dipendenti dell’Istituto di Vigilanza per le Assicurazioni, o IVASS).

        Tanto ci premeva rappresentare, unitamente al nostro ringraziamento per tutti i pensionati che ci hanno sostenuto nella recente campagna di ridefinizione delle norme statutarie rigettate, che era tesa – ripetiamo – per un verso a conformare lo Statuto CSR al mutato quadro normativo esterno e per altro verso a rafforzare (grazie anche ai requisiti di professionalità dei componenti gli Organi Sociali) i paletti che il nostro ordinamento pone a garanzia della sana gestione delle istituzioni creditizie. Senza mai rinunciare alla salvaguardia delle finalità mutualistiche del nostro Sodalizio per il cui perseguimento, per l’appunto, non è però possibile prescindere da una gestione aziendale professionale ed economicamente equilibrata.

        Al punto, invitiamo noi stessi, e i colleghi che ci hanno seguito nel presente appuntamento elettorale, a considerare il rigetto delle proposte modifiche dello Statuto della Cassa come una battuta d’arresto – sgradevole bensì e inusitata, e di danno per gli interessi dei soci e dell’Istituzione – ma pur sempre e solamente ‘battuta d’arresto’, ‘freno’, ‘ritardo’, in un processo che seppure con diversa enunciazione non potrà non concludersi che con una loro finale approvazione.

Roma, 3 maggio 2022

Coordinamento Pensionati Mario Pinna Antonio Signorello

Condividi: