logo_sindirettivo

L’Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio ha compiuto un mese di vita ma l’organico è ancora ai minimi

Dopo la nostra “ultima chiamata” (leggi qui), la Banca d’Italia si è finalmente decisa a costituire una Struttura per la vigilanza antiriciclaggio (Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio, SNA), posta alle dirette dipendenze del Direttorio. Lo ha fatto “anche in vista della costituzione della nuova Autorità europea (Authority for Anti-money Laundering and Countering the Financing of Terrorism – “AMLA”), per presidiare la crescente complessità dei compiti di vigilanza AML e assicurare, in prospettiva, un indirizzo unitario della funzione e un coordinamento efficace con l’AMLA” (leggi qui).

Non dovrebbe esserci bisogno di aggiungere molto per sottolineare l’importanza di questi obiettivi nel sistema finanziario di oggi; basti pensare – a riprova di quanto per il nostro Paese essi siano particolarmente importanti – che più di una città italiana si è candidata ad ospitare la sede dell’AMLA.

Eppure in Banca la costituzione della nuova Struttura – che può anche offrire opportunità professionali a tanti colleghi – sembra essere passata un po’ sottotono: non solo non è stata accompagnata da una qualche comunicazione all’esterno ma è stata ignorata anche dalla comunicazione interna (non ne è stata data notizia neppure sulla Intranet aziendale, dove pure trovano spazio iniziative di ogni genere).

Si è dovuto poi aspettare il 14 giugno perché venisse finalmente nominata la Responsabile dell’Unità e fissata – per il 27 dello stesso mese – la “decorrenza dell’intervento organizzativo”.

Ovviamente l’importante era partire, però non si può non vedere che la SNA ha ormai compiuto il suo primo mese di vita e l’organico è ancora quello – già largamente insufficiente – della ex Divisione VAU del Servizio RIV, integrato solo da 4 colleghi del Servizio RAM che seguivano la normativa antiriciclaggio e da 2 altre risorse. Sono in corso di svolgimento vacancy per la posizione di Vice Capo dell’Unità e di Capo di 2 delle 3 Divisioni. I job posting per Vice Capo delle Divisioni ovviamente devono ancora essere avviati.

E il resto del personale? Perché l’Unità possa svolgere i suoi non facili compiti sarebbe necessario quantomeno raddoppiare l’attuale organico, che anche dopo un incremento del genere resterebbe sottodimensionato rispetto a quello di analoghe funzioni antiriciclaggio a livello europeo. Senza poi dimenticare le ulteriori risorse che sarebbero necessarie per l’UIF, che da anni deve farsi carico di una continua crescita dell’operatività relativa alla gestione delle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio; finora lo ha fatto con successo, come riconosciuto dallo stesso Governatore nel suo intervento alla presentazione del rapporto sull’attività svolta dall’Unità nel 2021, ma questo non significa che possa continuare a farlo senza risorse adeguate.

Arrivati ormai a fine luglio non possiamo fare a meno di chiederci in che modo l’Amministrazione stia operando per dare adeguate risorse a una funzione destinata ad avere una grande importanza come l’antiriciclaggio; se, oltre a lanciare vacancy, stia creando le condizioni perché tante e diverse professionalità presenti in Banca possano essere fruttuosamente utilizzate nella SNA e nell’UIF per fare fronte a sfide la cui complessità è sotto gli occhi di tutti.

Aspettiamo quindi notizie, anche durante la “pausa agostana”, e ci aspettiamo che la Banca promuova anche all’esterno questa importante novità organizzativa.

Roma, 29 luglio 2022    Il Comitato di Presidenza

                                                  

Condividi: