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SOPRALLUOGO STABILE VIA DELLE QUATTRO FONTANE

Nel pomeriggio del 12 ottobre abbiamo partecipato al sopralluogo dello stabile di via delle Quattro Fontane, recentemente ristrutturato. I responsabili del progetto hanno illustrato l’intervento che, nel rispetto dei vincoli imposti dalle Soprintendenze, ha coinvolto ogni aspetto del palazzo con un risultato finale caratterizzato da elevati standard di sicurezza.

Nonostante l’indubbia qualità dei lavori, abbiamo notato che a oggi solo le postazioni di lavoro sono arredate e fruibili, mentre molti ambienti dedicati alla socialità (bar, mensa, palestra…) sono ancora in fase di realizzazione/completamento: per la mensa si prevede l’apertura non prima di dicembre in attesa dei controlli della ASL competente; il bar aziendale, oggetto di un diverso appalto, non sarà pronto prima di gennaio; per la palestra con spogliatoio e doccia le tempistiche sono ugualmente non immediate… Tra i lavori ancora da terminare rientra anche l’installazione del bancomat evoluto che la CSR dovrà fornire.

Stante questa situazione di generalizzato ritardo rispetto alla prevista chiusura di tutti i cantieri nel mese di settembre, non comprendiamo le ragioni che abbiano indotto a mantenere invece l’originario piano funzionale a concludere entro l’anno il trasferimento nello stabile della quasi totalità del Dipartimento Vigilanza e a far subire ai colleghi il disagio di un cantiere non ancora del tutto finito e a privarli per un tempo non chiaramente definito di buona parte di quei luoghi aggregativi e di servizio che sano parte integrante del benessere organizzativo che ci viene costantemente ricordato sta massimamente a cuore all’Amministrazione.

Sul fronte degli arredi, le dotazioni appaiono in linea con la nuova modalità di lavoro “ibrido”. Nell’assetto standard ogni scrivania è dotata di schermo con webcam, telefono fisso in cui loggarsi con la propria utenza e una cassettiera il cui utilizzo non è ben chiaro considerata la politica di “hot desking”, che renderà necessario lasciare libere ogni giorno, oltre alle scrivanie, anche le cassettiere. A regime i colleghi dello stabile di Quattro Fontane dovranno prenotare ogni giorno la postazione tramite un’app che dovrebbe essere rilasciata “a brevissimo”, altro ritardo questo che avrebbe potuto portare a minore fretta. Ogni collega avrà a disposizione un piccolissimo armadietto personale (c.d. “locker”) in cui poter lasciare il PC e altri effetti personali; la disposizione dei locker appare tuttavia migliorabile poiché quelli posti in basso sono faticosamente accessibili. Viene da pensare che uno spazio individuale maggiore e meglio fruibile avrebbe consentito di rimuovere le cassettiere, di fatto inutili.

Sono previste anche delle kitchenette con frigo, microonde, bollitore, macchina del caffè e un’area ristoro con tavolo e sedie. Peccato che l’ambiante sia privo di un lavandino per facilitare le operazioni di pulizia/riempimento di bollitore e macchina del caffè.

In un’ottica green e di efficienza energetica ogni stanza è dotata di un sensore di movimento che attiva l’illuminazione a led e l’impianto di condizionamento: tramite un apposito pannello di comando i colleghi potranno poi controllare l’illuminazione e regolare la temperatura all’interno di un range prefissato. Tuttavia, la luce naturale può essere bloccata da grandi pannelli, posti a divisorio delle scrivanie, che generano un cono d’ombra sulla scrivania posta più lontana dalle finestre.

Grande e generalizzato è stato il rammarico per la mancata partecipazione all’incontro di rappresentanti della Divisione Arredi e lavoro agile che non ha consentito di ricevere informazioni di maggior dettaglio e taluni chiarimenti rispetto a scelte non proprio intuitive.

Naturalmente, solo il concreto utilizzo dello stabile da parte dei colleghi ci darà effettiva contezza della bontà  delle scelte compiute. Purtroppo alcune prime evidenze sul funzionamento della rete dati non confortano.
Lo stesso può dirsi con riguardo a scelte da noi sempre criticate, come la dislocazione in diversi stabili dell’Ispettorato. Attendiamo di capire se gli accorgimenti adottati siano sufficienti a superare le indubbie difficoltà così create.

Rinnoviamo quindi l’invito a tutti i colleghi del Dipartimento a farci conoscere le proprie opinioni sulla nuova realtà in cui sono chiamati a lavorare.

In conclusione, ci pare necessario ringraziare i rappresentanti del Servizio Immobili per l’illustrazione dei lavori e i chiarimenti forniti come diamo volentieri atto alla Direzione e alla Segreteria del Dipartimento VIG della disponibilità all’ascolto e dell’approccio collaborativo. Proprio per questo confidiamo che le nostre osservazioni trovino adeguato riscontro e che soprattutto venga riconsiderato il calendario di trasferimento ingiustificatamente serrato.

Roma, 17 ottobre 2022                                         Il Comitato di Presidenza

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