L’introduzione di un Codice anti-molestie in Banca d’Italia è uno di quei temi di civiltà per i quali il Sindirettivo-Cida si è sempre battuto. |
Il nostro Sindacato, considerate anche le raccomandazioni espresse in tal senso dalla Commissione Pari Opportunità, ritiene che non sia ulteriormente differibile l’avvio, anche in Banca d’Italia, di iniziative concrete volte al rafforzamento della tutela dei lavoratori dal fenomeno delle molestie, sessuali e psicologiche, anche nelle strutture a contatto con soggetti esterni alla Banca.
La versione del Codice che oggi ci è stata presentata va in questa direzione: sono previste misure rivolte alla prevenzione di ogni fenomeno che si configuri come molestia; due distinte procedure di segnalazione interne formali e informali; canali di comunicazione specifici e riservati per la segnalazione, che garantiscono il rispetto della privacy per chi segnala molestie e per chi è testimone di queste.
Abbiamo illustrato alla Delegazione aziendale le nostre osservazioni, volte a migliorare alcuni punti del testo, ad es.:
- va posta attenzione ai casi in cui le molestie, seppure manifestatesi in maniera sporadica, producano però effetti negativi durevoli (c.d. straining);
- va rafforzata la terzietà del Gestore della diversità, anche dotandolo di risorse caratterizzate da specifiche qualifiche professionali;
- vanno chiarite e rese esplicite le tutele a garanzia del segnalante e del segnalato, specie per quanto concerne la procedura formale;
- va definito in modo più articolato e chiaro il coordinamento tra la procedura formale e la normativa in materia di sanzioni e procedimenti disciplinari.
L’adozione di tale Codice ci consentirà di essere in linea con la normativa europea e nazionale in materia e impegna la Banca a programmare attività di formazione dedicate a tutto il personale, con iniziative specifiche rivolte al personale neoassunto. Una formazione dedicata sarà inoltre rivolta ai Capi delle Strutture, tenuti a promuovere la prevenzione delle molestie sul lavoro e ad assicurare la conoscenza e il rispetto del presente Codice.
In conclusione dell’incontro abbiamo comunicato all’Amministrazione le nostre priorità negoziali per l’anno in corso. In particolare intendiamo:
- riaprire il tema della previdenza complementare, in quanto ci sono ampi spazi per migliorare ulteriormente gli istituti già in essere, sia da un punto di vista economico che normativo;
- proseguire nella verifica della riforma degli inquadramenti dell’area manageriale affrontando diversi aspetti che riteniamo necessario rivedere/migliorare (come ad esempio il trattamento economico degli expert; il sistema delle indennità di funzione, che la Banca unilateralmente continua a rivedere “al ribasso”; il rafforzamento della trasparenza nei processi di avanzamento e nelle procedure di assegnazione delle posizioni soggette a vacancy/job posting);
- lavorare all’introduzione di normative applicative dell’accordo sul lavoro agile che ne garantiscano la più ampia applicazione possibile, anche con riguardo al lavoro agile esteso;
- tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni alla luce del peggioramento del quadro economico e in considerazione dei risparmi conseguiti dalla Banca durante il periodo pandemico;
- migliorare il sistema di welfare aziendale, favorendo una più agevole spendibilità del credito (specie di quello vincolato).
Siamo convinti che adesso occorra passare dalle dichiarazioni di buona volontà ai fatti; c’è molto lavoro da fare, noi siamo pronti.
Roma, 8 febbraio 2022 Il Comitato di Presidenza