Nei giorni scorsi l’Amministrazione ha comunicato “informalmente” al Casc che inizieranno le operazioni di trasloco della maggior parte dello stabile di Via del Mandrione, sede sociale del Casc, per far posto alla divisione Formazione che necessita di spazio.
È previsto che il secondo e il terzo piano siano sottratti alla disponibilità dei soci in servizio e pensionati, senza che siano stati contestualmente messi a disposizione dei locali idonei alle attività del Sodalizio, così come previsto dagli accordi negoziali e dalla relativa Convenzione.
Sorprende che dopo due anni di pandemia, proprio nel momento in cui diventa importante per tutto il personale avere la possibilità di potersi incontrare nuovamente “dal vivo” e riprendere le attività sociali, culturali e ricreative, l’Amministrazione decida di ridurre drasticamente gli spazi a disposizione del Casc senza offrire alternative valide e rispettose degli impegni assunti con le Organizzazioni sindacali.
Abbiamo quindi richiesto un incontro urgente (leggi qui), chiedendo il rispetto degli accordi negoziali e per sapere come intende procedere per dotare il Casc di una sede idonea allo svolgimento delle sue innumerevoli attività.
Non consentiremo lo smantellamento in via “informale” del Casc, crediamo nei valori di cui è portatore e che sono alla base del programma della LISTA N. 3 UN NUOVO CASC PER IL WELFARE (leggi qui).
Chiederemo garanzie di poter utilizzare spazi sia al chiuso che all’aperto per organizzazione eventi, attività artistiche, culturali e sportive, così come è avvenuto negli anni precedenti la pandemia.
Roma, 14 aprile 2022