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Smart Office: informativa ai Sindacati

Ieri l’Amministrazione ha incontrato i sindacati per illustrare le direttrici della nuova policy sullo smart office. In premessa è stato rappresentato che l’obiettivo di fondo non consisterebbe nella razionalizzazione degli spazi, ma nel miglioramento del “benessere lavorativo” del personale.

I principi cui si ispira la policy, approvata lo scorso 5 marzo dal Direttorio, sono: fungibilità degli spazi, sostenibilità aziendale (decarbonizzazione), inclusione. A questi si aggiunge l’”Active based working”, che consisterebbe in una “interpretazione dinamica degli ambienti di lavoro”, che conta su un’offerta plurima di tipologie di offerta di postazioni e su un ambiente dedicato alla specifica attività lavorativa da svolgere.

Alleghiamo le slidecon cui l’Amministrazione ha illustrato la policy, alle quali rimandiamo per i vari elementi di dettaglio. Già ieri, comunque, abbiamo rappresentato alcune perplessità e chiesto diversi chiarimenti su quanto esposto. In particolare, abbiamo osservato che:

  • ci sono attività, in Banca, che per natura consistono nella costante gestione di informazioni altamente riservate e nel confronto continuo in ordine alle modalità di gestione di queste informazioni (si pensi, ad esempio, a tutto il processo di revisione dei rapporti ispettivi). Per queste e per le altre attività assimilabili abbiamo manifestato l’esigenza di mantenere gli attuali assetti, conpostazioni di lavoro certe (non da prenotare) indipendentemente dal grado ricoperto, senza ipotizzare che si debba procedere a prenotazioni di “cabine acustiche” (che possono andare bene per chi, saltuariamente, si trovi nell’esigenza di utilizzarle, non certo per chi ha come attività principale/unica qualcosa che richiede costantemente elevatissimi livelli di riservatezza);
  • già in passato la Banca aveva fatto delle presentazioni alle organizzazioni sindacali, illustrando i benefici di ambienti di lavoro smart e comunicando (ad esempio, per IV Fontane) l’introduzione di spazi comuni innovativi, tra i quali la palestra. Di questo progetto, poi, non se ne è fatto nulla, e non sono state illustrate le ragioni che ne hanno determinato l’abbandono. In un’ottica di miglioramento del benessere lavorativo, abbiamo chiesto che si valutasse di portarlo nuovamente avanti e, comunque, di allestire ambienti comuni di socializzazione più accoglienti ed efficienti di quelli attuali;
  • le informazioni sugli interventi da effettuare alla rete territoriale (tempi e modi) sono apparse decisamente insufficienti per avere un’idea chiara delle iniziative che verranno assunte.

Ci siamo comunque riservati di esprimere una valutazione compiuta sulla policy in un secondo momento, anche sulla base delle osservazioni che ci giungeranno dai colleghi. Vi invitiamo quindi a scriverci alla casella SmartOffice@sindirettivo.it per comunicare le vostre impressioni, le vostre idee, i vostri suggerimenti.

Roma, 28 maggio 2024

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