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Fate voi, qualcosa… da Sindacato vero, però

Da diverso tempo il SIBC, il “vulcanico sindacato delle idee”, annoia i colleghi spammando le loro caselle email di volantini quotidiani che contengono una bufala dopo l’altra. Nell’affannosa ricerca del consenso a tutti i costi, forse qualcuno da quelle parti si è scordato il senso della decenza, mostrandosi disposto a sostenere qualsiasi tesi per un pugno di iscritti in più.

Ma andiamo con ordine:

  • Oggi, 24 ottobre, scrivono che devono farla loro la verifica dell’area manageriale, perché dal 2016 non è mai stata fatta. Peccato che siano stati, nel frattempo, siglati altri accordi di verifica, anche con la loro firma. Vogliamo cambiare quello che non sta funzionando? Benissimo, sediamoci a un tavolo e parliamone, il nostro Sindacato non si è mai tirato indietro rispetto a un confronto serio e corretto.
  • Da un’era geologica, più o meno, promettono la riforma dell’area operativa. E perché allora non la fanno, visto che hanno idee brillanti? Perché è colpa di altri, ovviamente. Mica è colpa loro. E di chi è colpa, a questo giro? dell’assenza di idee della Banca (cfr. volantino SIBC del 27.9 scorso). Loro le idee le hanno, solo che non le dicono a nessuno (beata discrezione). Eppure, credevamo che un sindacato dovesse fare proposte concrete…
  • Ma forse una proposta concreta ce l’hanno! Attenzione! La troviamo nel volantino del precedente 7 settembre, in cui la vera ricetta per la verifica dell’area manageriale (e ovviamente per la riforma di quella operativa) è nientemeno che la vera meritocrazia, ossia la meritocrazia “sana”, che “è quella in cui si riconosce e si premia il valore dell’impegno e del lavoro che svolgiamo. Senza budget”. Straordinario! Ora, aspettiamo di conoscere dal SIBC quale grande organizzazione nel mondo (non solo in Italia), che sia pubblica o privata, riconosce i meriti senza alcun budget a tutti, “perché sono tutti bravi”. Strano che la riforma dell’Area Operativa non vada avanti, con una proposta così sensata!
  • E qual è la soluzione? A tutti i problemi del mondo? Un sondaggio! Per chiedere che? “Trovate che il sistema di avanzamento per grado e per livello economico vada tutto sommato bene, o avete fatto esperienza di ’sorpassi immotivati‘ che avviliscono il merito e promuovono gli ’amici degli amici‘?“ Questa domanda a chi la fa il SIBC? Ai suoi iscritti appartenenti al segmento di dirigente, visto che – incredibile! – diversi dirigenti sono iscritti al SIBC? Ovviamente no, il volantino lo invia solo ai consiglieri, a cui è stato recapitato il volantino del 19.9, in cui si attaccano tutti i dirigenti di Banca, ma ovviamente come è consuetudine di quel sindacato poi ci si nasconde e si fa finta di nulla.
  • Ma di chi è la colpa? Troviamolo un altro colpevole, ad esempio del lavoro agile. Che quei sindacati che oggi continuano a criticare UTILIZZANO IN MASSA, SIA A LIVELLO DI ISCRITTI CHE A LIVELLO DI DIRIGENTI SINDACALI (tanto, criticare è gratis… scusate, ma per coerenza, se lo attaccate tanto, perché i vostri dirigenti sindacali sono i primi a fare ricorso al lavoro da remoto, quando non sono in permesso?). Abbiamo, anche qui, la soluzione a tutti i problemi del mondo nel volantino SIBC del 21 ottobre scorso, in cui si scrive: ”onestà intellettuale vorrebbe che tutti i sindacati – almeno i firmatari dell’accordo! – denunciassero l’inadempienza della Banca rispetto all’obbligo di convocazione semestrale della Commissione mista”. E chi lo ha firmato quell’accordo, nel tavolo unitario? Ah, pure il SIBC. Che fa la predica sull’onestà intellettuale. Magnifico.
  • Ma per fortuna c’è il SIBC!!!! Il sindacato che sostiene i giovani!!! Li sostiene così tanto, che ha deciso di graduare, per l’area operativa di Banconote, il premio di produzione sulla base dell’anzianità maturata all’interno dello stabilimento, mentre il nostro Sindacato ha sostenuto, per i direttivi, che l’anzianità non possa essere considerata l’unico parametro di esperienza o di qualità del contributo offerto. Noi abbiamo, nei fatti, tutelato i giovani. Al SIBC, a parole, non lo batte nessuno. Peccato che poi, nei fatti, faccia l’esatto contrario di quello che professa (andatevi a leggere il testo degli accordi… e vedrete come stanno veramente le cose), non tutelando i giovani e dando di più a chi è più anziano, per il solo fatto di essere più anziano. Questo è stato detto, ai loro giovani? Onestà intellettuale vorrebbe che il SIBC lo dicesse bene a tutti, e magari spiegasse anche, specie ai giovani, che è pronto a tutelare l’anzianità senza se e senza ma.

Onestà intellettuale vorrebbe che Falbi e SIBC pubblicassero, finalmente, la loro proposta di riforma dell’area operativa, visto che da tempo la Banca ha detto e scritto che senza una proposta concreta di parte sindacale non c’è negoziato. Onestà intellettuale vorrebbe che si facessero proposte concrete e SERIE per migliorare il sistema degli inquadramenti dell’Area Manageriale. In questo, il nostro Sindacato (che è il Sindacato di TUTTE le alte professionalità in Banca, è disponibile a un confronto che porti all’adozione di strumenti e correttivi che risolvano le problematiche esistenti. Onestà intellettuale vorrebbe che si riconoscesse che dire “togliamo tutti i budget e diamo tutto a tutti” forse non è una proposta molto seria, visto che difficilmente può essere accolta. Onestà intellettuale vorrebbe che un sindacato che si professa tale, invece di passare il tempo ad attaccare altre organizzazioni rappresentative dei lavoratori e, quindi, ad attaccare centinaia di nostri colleghi per nascondere la propria assenza di idee, magari provasse a fare davvero sindacato, facendo qualche proposta seria nell’interesse DI TUTTI I COLLEGHI. Onestà intellettuale vorrebbe che si rendesse noto a nome di chi si parla veramente ma proprio il SIBC (in questo in buona compagnia) si è opposto alla nostra proposta di rendere nota la rappresentatività di ciascuna sigla nei diversi segmenti professionali.

 Ma è più facile sparare fesserie, dire a ciascuna categoria di esserne il migliore e più agguerrito difensore, dire “vogliamo cambiare tutto ma non ci lasciano cambiare niente”, negare addirittura la responsabilità degli accordi che sono direttamente stati firmati.

Questo è il SIBC, signore e signori.

Adesso, aspettiamo con ansia questa prestigiosa piattaforma per la riforma dell’area operativa, che se non arriva, non c’è da stare a piangere che il negoziato non va avanti. Una piattaforma che premierà il merito di tutti, che valorizzerà i giovani, che premierà l’anzianità (anzi, scusate, l’esperienza), che farà tutti contenti, che non avrà budget, che sarà meritocratica a tal punto dal riconoscere il merito di tutti allo stesso modo, ma senza livellare, per carità. La ricetta per ogni male. Poi, se non passa, è perché la Banca è cattiva, non perché le proposte sono campate per aria.

Proviamoci, a metterci seduti a un tavolo e a lavorare DAVVERO nell’interesse dei colleghi, senza attaccare questo o quel sindacato, senza sparare fesserie e senza attaccare interi segmenti di nostri colleghi, che siamo chiamati tutti a difendere e rappresentare, non certo a denigrare. Noi siamo disponibili. Diteci le vostre proposte. Poi, se si preferisce colmare l’assenza di contenuti con sondaggi e volantini a effetto, senza avere la reale voglia (capacità?) di cambiare qualcosa… capiamo, per carità. Solo che per noi il Sindacato è altro. Il nostro Sindacato ascolta i colleghi, si rimbocca le maniche e si prende la responsabilità di trovare delle soluzioni concrete. Più facili le chiacchiere da bar, ma le lasciamo volentieri ad altri. Chi ha proposte concrete da noi è il benvenuto, troverà ascolto e possibilità di incidere DAVVERO sulla situazione esistente. Se invece si preferisce uno sfogatoio per lamentarsi senza che cambi mai nulla, sapete già a chi rivolgervi.

Roma, 24 ottobre 2022

                                         Il Comitato di Presidenza

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