“Salviamo il ceto medio” Aderiamo alla petizione promossa dalla Cida a difesa dei nostri trattamenti di pensione  

Nel quadro delle iniziative assunte a difesa del potere d’acquisto dei nostri trattamenti di pensione la Cida, oltre a promuovere i sette ricorsi di cui abbiamo riferito pochi giorni or sono (Com. n. 1/2024), nello scorso mese di novembre si è fatta promotrice di una Petizione, denominata ‘ Salviamo il ceto medio ’, diretta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e al Ministro del Lavoro. 

            Qui il rinvio al testo della petizione, già diffuso peraltro dal nostro Sindacato con volantino di novembre e che ha già raggiunto la soglia di quasi 50 mila adesioni; e in ordine alla quale la Cida, ora, a distanza di tre mesi circa dal suo lancio e volendo procederne al deposito, ha organizzato per mercoledì 28 febbraio una giornata di mobilitazione nazionale, un OPEN DAY di partecipazione aperto alla firma di chiunque ne condivida le motivazioni e le finalità.

            In questa linea, a partire dalle ore 10, collegandosi al sito www.cida.it il 28 febbraio sarà possibile seguire in streaming gli interventi del Presidente Cida Stefano Cuzzilla, dei Vicepresidenti Giannelli Mantovani e Quici, e di autorevoli rappresentanti del Governo e del Parlamento.

            Per nostro conto, il Sindirettivo realizzerà un collegamento nei locali di Via Milano a Roma, cui potranno assistere in presenza tutti i soci che, oltre all’interesse per le questioni trattate, vogliano approfondire con i responsabili sindacali motivazioni e prospettive di successo della petizione.

            Intanto, e a prescindere dalla possibilità di una diretta partecipazione, sottolineiamo qui l’importanza di una mobilitazione e soprattutto, per chi non l’abbia ancora fatto, di una firma che comporta due semplici passaggi:

  • il posizionamento e la compilazione del riquadro a margine del testo della petizione aperto collegandosi al sito Cida su indicato,

                                                        ed essenziale

  • la conferma della firma nel messaggio che si riceverà per-mail all’indirizzo che noi stessi avremo indicato poco prima, in fase di sottoscrizione. Tenendo presente che in caso di omissione di conferma la firma da noi apposta non verrà convalidata.            

 La petizione  ‘Salviamo il ceto medio  – come già riferimmo a novembre –  al pari di qualunque petizione può essere firmata da tutti i cittadini, non occorrendo, per farlo, avere qualifiche o essere inseriti in speciali appartenenze e, quindi e tantomeno,  essere iscritti ad alcun sindacato o federazione sindacale.

Considerata la mancanza di vincoli all’accesso, sarebbe bene ed è agevole perciò diffonderla tra i nostri familiari e amici e conoscenti, e fra i componenti degli eventuali network personali o professionali. 

In tal modo contribuendo, qualunque il nostro grado di fiducia sull’esito finale, a sostenere una causa che ci tocca, e purtroppo incide, profondamente di persona.

Roma, 23 febbraio 2024

Coordinamento Pensionati Mario Pinna Antonio Signorello

                                                                                                                                                                           

 

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